Non ho ancora capito quale sia l’acqua migliore da bere, e mi accingo a scriverci un articolo sopra… bene!
Credo non ci sia una risposta univoca a questa domanda, ogni tipo di acqua ha i suoi pro e i suoi contro.
Nelle zone in cui l’acqua del rubinetto è “buona” sarebbe meglio bere quella. Come mai?
Costa poco, è comoda perché ce l’hai a portata di mano, non inquini con le bottiglie di plastica ed è sempre controllata. Ma cosa vuol dire “buona”? Buona di gusto, che non sappia di cloro, si è importante. Che non sia marrone e abbia l’aspetto dell’acqua, anche l’occhio vuole la sua parte. A volte a causa di tubi vecchi esce dal rubinetto acqua rugginosa o sporca. Poi anche se il sapore e l’aspetto sono buoni bisogna vedere nella zona che acqua c’è, se è troppo pesante e contiene troppo calcare o troppi sali oppure no. Per saperlo andrebbe fatta analizzare, ma una volta sola o con quale frequenza? Poi ammesso che sia anche una buona acqua c’è il cloro in quantità variabili. Quanto ci fa male questo cloro? Non lo so! Malissimo no, ma nemmeno benissimo.
Allora decidi che è meglio comprare l’acqua minerale! Però è pesa, non tutti ce la fanno a portare un pacco di acqua da 9 kg. Inoltre se è vero che bisogna bere almeno 2 litri di acqua al giorno in un anno una persona spende qualcosa come 220€ di acqua minerale.
Ma poi quale acqua minerale scegli? Quella che ti piace di più eh? Sbagliato! A me piace tanto la Ferrarelle, ma come l’Uliveto del passerotto e altre sono acque pesanti, ricche di sali minerali, che vanno usate per un breve periodo tipo 15 giorni come una cura, poi ci vuole un’acqua leggera. Questo il passerotto non lo spiega vero? Quanto l’acqua è leggera lo si capisce dal residuo fisso a 180° che è scritto sull’etichetta. Addirittura esiste una classificazione delle acque in base al residuo fisso. Per maggiori dettagli c’è Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Acqua_minerale
Ma allora se è bene bere acqua con pochi sali minerali perché non bere acqua distillata? Guai! Pochi minerali non vuol dire punti. Anche bere acqua troppo povera di sali fa male. le migliori acque sono le oligominerali, che hanno un residuo fisso compreso tra 50ml/l e 500ml/l, tranne che una persona non abbia avuto indicazioni differenti dal proprio medico.
E se uno per non riempirsi la casa di plastica o vetro facesse l’investimento di un depuratore? Ecco, allora si apre un altro mondo di mille tipi diversi di filtri, a osmosi, a carboni attivi, che alcuni filtrano troppo rendendo l’acqua quasi distillata, altri c’è il rischio che se non ti ricordi di pulire il filtro alla fine bevi acqua sporca. Ci sono filtri da 2000€ e le brocche col filtro dentro da 30€. Quali sono meglio, quali peggio? Bisognerebbe avere una laurea in chimica per saperlo. Se ascolti il tecnico che ti fa vedere il filtro è sempre meglio il suo.
Io ho rinunciato a capire. Filtri non ne ho mai comprati. La cosa migliore è non bere mai la stessa acqua. Compro un po’ di acqua pesante e un po’ leggera. Inoltre quando devo preparare qualunque bevanda con l’acqua la prendo dal rubinetto, così gli altri ingredienti mi coprono l’eventuale sapore di cloro, che comunque a casa mia si sente poco.
Se da fastidio il cloro si potrebbe lasciare l’acqua a decantare in una brocca prima di berla, per dare al cloro il tempo di evaporare.
Allora sei felice quando cammini in montagna e trovi quelle belle fontane fresche che vorresti avere anche a casa! Quell’acqua sarà buona di sicuro! Teoricamente non è vero. Una minima parte delle fontane libere viene controllata e c’è sempre il rischio, più o meno remoto a seconda dei casi, che l’acqua sia contaminata, per esempio da animali morti o dalla vicinanza di coltivazioni. Anche se sono controllate, ogni quanto tempo faranno i controlli? In teoria non siamo davvero mai tranquilli! Comunque non bisogna nemmeno aver troppa paura ne farsi prendere dalle fobie. Tutte queste considerazioni si fanno perché è sempre bene essere informati e consapevoli di quello che si ha intorno a noi. L’importante è applicare sempre il buonsenso!
Per completezza voglio accennare anche al fatto che esistono addirittura dei sommelier dell’acqua, che possono consigliare i tipi di acqua da abbinare al cibo! La regola generale mi sembra sia di abbinare acque pesanti o addirittura gassate a cibi grassi o con sapori importanti e acque leggere e delicate a sapori delicati. Acque gassate per cibi grassi per ripulire le papille gustative prima della portata successiva.
Ad ogni modo l’acqua gassata artificialmente è assolutamente da sconsigliare, gonfia lo stomaco. Beviamo e mangiamo cose naturali quando è possibile!